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                      Torna sui banchi Linbo, il mandarino tardivo top di gamma. Novità il residuo zero

                      C’è entusiasmo a poche settimane dall’avvio della nuova stagione del mandarino tardivo Tang Gold commercializzato con il marchio Linbo dai soci dell’omonimo consorzio, che lo valorizzano con un posizionamento premium nelle principali insegne della Gdo italiana ed estera. “I volumi attesi sono il doppio rispetto alla scorsa campagna e il 20% di questi riguardano il prodotto biologico”, rivela il presidente del consorzio Linbo Francesco Paolo Gallo, che ci parla anche della novità del residuo zero

                      Dalla Redazione

                      Molto dolce (il suo grado brix oscilla tra il 13 e il 15%), succoso e senza semi, facile da sbucciare, per un consumo comodo e piacevole, e ricco di vitamine e di proprietà benefiche. Non da ultimo tracciabile e sostenibile. Torna sui banchi a febbraio il mandarino tardivo Tang Gold a marchio Linbo, noto brand che si è distinto per le sue caratteristiche organolettiche, per l’interessante finestra commerciale (febbraio-aprile), ma soprattutto per l’origine 100% italiana della frutta. A fare una fotografia di questa terza campagna commerciale è Francesco Paolo Gallo, presidente del consorzio Linbo. “Si prospetta la migliore stagione produttiva e commerciale dal lancio del brand – esordisce -. Al momento gli ettari in produzione sono circa 100, ai quali si aggiungeranno altri 40 ettari nei prossimi anni. Quest’anno gli agrumeti vantano calibri e quantitativi ottimi. I volumi attesi sono il doppio rispetto alla scorsa campagna, il 20% di questi riguardano il prodotto biologico, per il quale abbiamo studiato una linea grafica distinguibile a scaffale come Linbo Bio“.

                      Il mandarino Linbo è coltivato dai soci del consorzio tra Puglia, Basilicata e Calabria, nei migliori areali per la produzione di agrumi. Giacovelli, Orchidea Frutta, Carpenaturam (solo per Linbo Bio) e Zuccarella Cooperativa sono le aziende licenziatarie del marchio e commercializzano Linbo nelle maggiori insegne della Gdo italiana ed europea.

                      Tra le novità della campagna 2023 rientra il residuo zero. “Oltre al biologico – racconta Gallo – stiamo puntando all’inserimento di questa nuova linea commerciale che quest’anno riguarderà una minima parte dell’offerta, ma che nelle prossime stagioni si estenderà nella maggior parte degli impianti ora gestiti in convenzionale”. “Stiamo facendo passi da gigante – aggiunge – e lo dobbiamo soprattutto alla nostra area tecnica, che ogni giorno assiste gli associati del club, con tecniche agronomiche innovative e moderne”.

                      Per quanto riguarda la distribuzione, c’è un forte e anticipato entusiasmo da parte degli operatori. “A farsi avanti sono anche i distributori esteri – rivela Gallo – che vedono nel club Linbo un partner affidabile. I canali di vendita riguardano principalmente le insegne della Gdo in grado di dare risalto al brand italiano”.

                      “I frutti stanno completando la loro maturazione – conclude -. Crediamo di poter partire con le forniture nella prima decade di febbraio. Tutto dipenderà dall’andamento climatico”.

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